Ci sono coppie per cui, più che per altre, risulta difficile accettare l’idea di non poter generare un proprio figlio.

Questo mancato arrivo generalmente viene equiparato ad un lutto per la perdita del proprio bambino a lungo immaginato e desiderato, che porta con sè emozioni di tristezza, rabbia, disperazione.

Solitamente queste emozioni tendono ad affievolirsi nel tempo. E’ come se un po’ per volta la ferita si cicatrizzasse e cominciasse a fare meno male, ma la cicatrice forse non scomparirà mai del tutto e guardarla potrà far tornare alla mente il dolore provato. Si tratterà di un dolore meno inteso ed elaborato come parte della propria storia.

Vi sono tuttavia situazioni in cui questa ferita fatica a rimarginarsi e continua a far male come al primo giorno. Si tratta di quelle situazioni che potrebbero essere definite di “lutto complicato”.

In queste circostanze,quando l’impossibilità a concepire porta con sé nel tempo importanti disturbi del tono dell’umore, irritabilità, ansia, frustrazione e/o problematiche di coppia è importante per la persona e per la coppia riuscire a chiedere aiuto.

Il lavoro clinico psicologico che viene fatto in queste circostanze è quello di andare ad indagare il significato di questo “figlio assente” per la persona, per la coppia e per le proprie famiglie d’origine.

Il primo passo è quello di esplorare come ed in che circostanze è maturato il desiderio di un figlio nella coppia e quali sono le aspettative che la coppia sentiva e sente rispetto alla propria famiglia di origine.

Spesso nel lavoro con le coppie emerge che le situazioni in cui è maggiormente difficile accettare l’impossibilità ad avere propri figli biologici come parte della propria storia sono quelle in cui la nascita del bambino potrebbe essere stata utile per “coprire” alcune mancanze.

Ogni persona, ogni coppia ed ogni famiglia è portatrice di una storia unica.

Vi possono essere situazioni in cui il bambino può essere simbolicamente un dono per qualcuno come, ad esempio, per i propri genitori e per rendere di nuovo pieno il loro “nido vuoto”.

Vi possono essere situazioni in cui il bambino può fungere da antidepressivo per uno dei due partner o ancora situazioni in cui la scelta di avere un bambino può essere connessa alla necessità della coppia di trovare un elemento terzo fra loro che funga da collante e permetta loro di portare avanti la propria relazione.

Questi sono solo alcuni esempi.

Nell’ambito del lavoro psicologico l’esplorazione di questi aspetti è una fase delicata e non sempre facile da affrontare ma la possibilità di poter parlare di questi argomenti può permettere alla persona ed alla coppia di dare un senso al proprio dolore che sembra non aver fine e di riscoprire le proprie risorse per riprogettare un proprio futuro su basi più  solide.

Se stai vivendo una difficoltà di questo tipo, per informazione ed appuntamenti, puoi chiamare il numero 3490560187 (dott.ssa Sara Lindaver Psicologa Psicoterapeuta) o scrivere a: sara.lindaver@libero.it.

Potrai trovare la possibilità di recuperare la serenità perduta.

 

Progetto Cicogna Smarrita

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dott.ssa Sara Lindaver Psicologa Psicoterapeuta Padova

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